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ROCK A TEATRO 2024 – We’re Not Gonna Take It – Twisted Sister


ROCK A TEATRO 2024 – We’re Not Gonna Take It – Twisted Sister
Ripresa dal palco ad opera di Flavia Quass per il brano bis di Rock a Teatro 2024 al seguente link:
In attesa di reportage fotografico e video dettagliati, uno speciale ringraziamento a tutti i presenti in teatro. E’ stata una serata magica ed emozionante, resa possibile dai fantastici talenti sul palco e speciale grazie al prezioso, attento e caloroso pubblico.
Per questa edizione, la Lizard Band ha visto sul palco…
Alle voci:
Flavia Quass
Alberto Blasizza
Alice Soranzio
Francesca Rachele Galioto
Matteo Birsa
Sonia Serpi
Bianca Cataldi
Elisa Ortolan
Alle Chitarre:
Raffaello Indri
Matteo Antoni
Davide Massaccesi
Nicola Barile
Massimo Pedretti
Alessandro Pedretti
Eros Lessio
Matteo Birsa
Giorgia Norbedo
David Bello
Alessio Milocco
Stefano Danelli
Iacopo Stabile
Nicolò Cannizzaro
Federico Guerra
Alle tastiere, synth e hammond:
Luca Valerani
Emanuele Peruzzi
Ezio Turus
Filippo Daniotti
Al basso:
Romolo del Franco Natale
Samuele Chiaruttini
Alla batteria:
Gabriele Degrassi
Matteo Norbedo
Luca Zola
Dario Carpeggiani
Ringraziamo…
Al mixer e luci i nostri affidabili e professionali amici del Service 360, nelle figure di:
Federico Marega
Guido Gasparini
Franco Lux
Il sempre disponibile tecnico del teatro, Mauro Zorzini e l’assistente Nicola;
Il caro presidente dell’ Accademia Musicale città di Palmanova, Nicola Fiorino;
Il Comune di Palmanova;
La scuola Guglielmo Tonelli di Bagnaria Arsa;
Il ballerino Giovanni Peroni;
Il fotografo Maurizio Boer, e, infine, la brillante presentatrice Francesca Tuzzi
A presto con altre testimonianze della serata e con i prossimi appuntamenti targati LIZARD!!!
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WARM UP FROM THE CRYPT #12 – Slide legato


WARM UP FROM THE CRYPT #12 – Slide legato

Con questo dodicesimo warm up, si conclude la prima parte video dei 24 esercizi per il riscaldamento presenti nel libro “Guitar tricks from the crypt”.

Ricordo che questi studi hanno l’obiettivo di stimolare la prontezza sullo strumento attraverso un atteggiamento attento e mirato alla pratica di una tecnica alla volta. Il consiglio, una volta memorizzati i warm up, è di eseguirli quotidianamente per 20 minuti, senza prevedere più di 4 ripetizioni per ognuno, a velocità progressiva, fino a quella limite in cui la performance risulta pulita e a tempo.

Nel warm up di oggi, ho preso in esame l’atteggiamento dello “slide”, ovvero quella particolare situazione di legatura di portamento in cui eseguiamo le note utilizzando uno stesso dito che rimane ancorato alla tastiera e che si muove in senso orizzontale, scivolando tra i tasti senza interrompere la vibrazione della corda.

Il mondo dello slide-legato offre infinite possibilità creative ed espressive per i chitarristi di tutti i livelli.

Tra i grandi utilizzatori di questa tecnica, troviamo senz’altro Steve Vai, il quale ha arricchito il suo vocabolario con tantissimi esempi di utilizzo.

Ma il brano che mi ha ispirato per comporre questo studio è senz’altro “Waves” del funambolico Guthrie Govan.

L’ascolto suggerito per questo dodicesimo incontro, quindi, è proprio il disco solista “Erotic Cakes” di Guthrie Govan del 2006, da cui è tratto il brano “Waves”.Spero che questa serie di warm up sia stata utile per la vostra crescita personale, altri studi, come già accennato, sono disponibili nel libro “Guitar Tricks From the Crypt”, che presto sarà ristampato e reso disponibile nello store del sito.

Se avete piacere, mandatemi un feedback riguardo ai risultati raggiunti; vi auguro buono studio e vi mando un saluto dalla cripta… a presto per nuove scorribande chitarristiche.

ENG

With this twelfth warm-up, the first video part of the 24 warm-up exercises from the book “Guitar Tricks from the Crypt” comes to a close.

I would like to remind you that the purpose of these studies is to enhance readiness on the instrument through a focused and attentive approach to practicing one technique at a time.

Once the warm-ups are memorized, it is advisable to perform them daily for 20 minutes, not exceeding 4 repetitions each, gradually increasing speed until reaching the limit where the performance is clean and in time.

In today’s warm-up, I focused on the technique of “slide,” which is the particular situation of legato articulation where we execute notes using the same finger anchored to the fretboard, moving horizontally, sliding between frets without interrupting the string’s vibration.

The world of slide legato offers endless creative and expressive possibilities for guitarists of all levels.

Among the great users of this technique is certainly Steve Vai, who has enriched his vocabulary with many examples of its use. However, the piece that inspired me to compose this study is undoubtedly “Waves” by the virtuosic Guthrie Govan.

Therefore, the suggested listening for this twelfth session is Guthrie Govan’s solo album “Erotic Cakes” from 2006, from which the track “Waves” is taken.

I hope this series of warm-ups has been helpful for your personal growth.

Additional studies, as mentioned earlier, are available in the book “Guitar Tricks From the Crypt,” which will soon be reprinted and made available in the website’s store.

If you’d like, please send me feedback regarding the results you’ve achieved.

I wish you happy practicing and send you greetings from the crypt… See you soon for new guitar adventures.

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WARM UP FROM THE CRYPT #11 – Pivoting


WARM UP FROM THE CRYPT #11 – Pivoting

In questo undicesimo warm up, ho voluto concentrare l’attenzione sulla tecnica del “pivoting”.

Si tratta di un approccio musicale in cui una nota pedale viene utilizzata come punto di riferimento fisso, mentre altre note vengono suonate intorno ad essa, creando un effetto armonico interessante.

Spesso questo sviluppo viene utilizzato su corda singola e tenendo come nota pedale una corda a vuoto.

L’idea può però essere estesa allo studio di tutto il materiale melodico, arpeggi e scale, mettendo fissa una qualsiasi nota da cui sono costituiti e gestendo le altre in appoggio, a creare linee melodiche che possono richiamare soluzioni barocche.

Nel warm up in gioco, sono rimasto su un approccio scalare, coinvolgendo più corde e cercando di rendere lo sviluppo melodico funzionale all’ottimizzazione della coordinazione e dell’impostazione delle dita della mano sinistra.

Oltre a dare importanti spunti per il fraseggio, ritengo questo esercizio un ottimo modo per allenare l’indipendenza delle dita e, parallelamente, una buona plettrata alternata.

Anche in questa occasione, si sconfina nelle sonorità neoclassiche, ma gli effettivi benefici si possono raccogliere per qualsiasi contesto musicale.

Tra i chitarristi che nel loro stile spesso utilizzano il “pivoting”, sicuramente c’è da menzionare il re indiscusso della chitarra neoclassica ovvero sua maestà Yngwie Malmsteen.

Un disco che consiglio e a cui sono particolarmente legato è senz’altro “Trilogy” del 1986.

Qui si trova la traccia strumentale “Trilogy Suite Op.5” che senza dubbio ha gettato le basi per la mia passione per la chitarra elettrica, intuendone il suo grande potenziale emotivo-espressivo. 

ENG

In this eleventh warm-up, I wanted to focus attention on the technique of “pivoting”.

This is a musical approach where a pedal note is used as a fixed reference point, while other notes are played around it, creating an interesting harmonic effect.

Often, this technique is used on a single string, with an open string serving as the pedal note.

However, the idea can be extended to the study of all melodic material, arpeggios, and scales, by fixing any note they consist of and managing the others in support, creating melodic lines that can evoke Baroque solutions.

In the warm-up at hand, I remained on a scalar approach, involving multiple strings and trying to make the melodic development functional to optimize coordination and finger positioning of the left hand.

In addition to providing important insights for phrasing, I consider this exercise an excellent way to train finger independence and, simultaneously, good alternate picking.

Also on this occasion, we delve into neoclassical sounds, but the actual benefits can be reaped for any musical context.

Among the guitarists who often use “pivoting” in their style, there is certainly the undisputed king of neoclassical guitar, His Majesty Yngwie Malmsteen.

An album that I recommend and to which I am particularly attached is undoubtedly “Trilogy” from 1986. Here you can find the instrumental track “Trilogy Suite Op.5” which undoubtedly laid the foundations for my passion for the electric guitar, sensing its great emotional-expressive potential.

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WARM UP FROM THE CRYPT #10 – Tapping


WARM UP FROM THE CRYPT #10 – Tapping

Esercizi di tecnica in loop a velocità progressiva tratti dal libro “Guitar Tricks from the Crypt” Cap. 1

 

Tra le mie tecniche preferite su cui ho investito molte delle mie ore sulla chitarra, senz’altro c’è il Tapping. Idolo indiscusso e precursore di questo modo di suonare è, senza dubbio, il grandissimo e (purtroppo) compianto Eddie Van Halen. Nel warm up in gioco, ho voluto sintetizzare diversi approcci che prevedono il Tapping nella veste 4 + 1, ovvero considero operative sulla tastiera 4 dita della mano sinistra e un dito della mano destra. Per quello che riguarda il dito della mano destra, io uso il medio, perché ciò mi permette di continuare a tenere tra pollice e indice il plettro. Su quest’ultimo punto, si rimane in un campo di soggettività, dove alcuni chitarristi (tra cui lo stesso Eddie Van Halen) usano invece principalmente l’indice. Più che con altri warm up, questo che vi propongo oggi può risultare particolarmente ostico se non si ha dimestichezza con questa tecnica: vi suggerisco di fare esercizi preliminari più semplici, magari su corda singola, per aumentare progressivamente le difficoltà inserendo i salti di corda, lo studio delle triadi e delle quadriadi, sempre con l’uso del Tapping. Per quello che riguarda lo stile, al solito, sono rimasto su coordinate neoclassiche e, in questa occasione, oltre al già citato Van Halen, un chitarrista che voglio menzionare e che mi entusiasma da sempre nelle sue produzioni e nei suoi virtuosismi è senz’altro Michael Romeo, chitarrista dei Symphony X. Tra tutta la produzione, il disco d’obbligo da ascoltare è sicuramente “The Divine Wings of Tragedy” del 1997.

ENG

Among my favorite techniques on which I have invested many hours on the guitar, there is undoubtedly Tapping. The undisputed idol and precursor of this way of playing is, without a doubt, the great and (unfortunately) late Eddie Van Halen. In the warm-up I’m playing, I wanted to synthesize various approaches that involve Tapping in the 4 + 1 configuration, meaning I consider four fingers of the left hand and one finger of the right hand operative on the fretboard. As for the finger of the right hand, I use the middle finger, because it allows me to continue holding the pick between my thumb and index finger. On this last point, it remains a matter of subjectivity, where some guitarists (including Eddie Van Halen himself) instead mainly use the index finger.More than with other warm-ups, this one I propose today can be particularly challenging if you’re not familiar with this technique: I suggest doing simpler preliminary exercises, perhaps on a single string, to gradually increase the difficulty by incorporating string skipping, the study of triads and seventh chords, always using Tapping.Regarding the style, as usual, I’ve stuck to neoclassical coordinates and, on this occasion, in addition to the aforementioned Van Halen, a guitarist I want to mention who has always excited me in his productions and virtuosic performances is undoubtedly Michael Romeo, guitarist of Symphony X. Among all his work, the must-listen album is definitely “The Divine Wings of Tragedy” from 1997.

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